Medievalia (2000)

Ci si sofferma su un dipinto di Piero Paladini, dopo un primo sguardo sommario, e si avverte quel senso di disorientamento e inquietudine per qualcosa che non quadra; sia una inattesa intrusione o un elemento mancante, non è facile percepirlo immediatamente. Come un cerchio che non si chiude, un giro armonico con una nota stonata, una amena scenetta dall’inaspettato risvolto inquietante, così il quadro sovverte la sintassi, sollecita interrogativi, vive.

Paladini è anche autore di favole e illustrazioni: schemi narrativi essenziali e stringenti, spesso dal guizzo finale spiazzante. Allo stesso modo, in pittura racconta storie in cui una svolta repentina e maldestra, quanto provvidenziale, altera un percorso compositivo altrimenti scontato, lo emancipa da accomodanti tabù illustrativi.

Domenico Saponaro

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